Soddisfazione per i 3 punti ottenuti e consapevolezza degli errori commessi, a partire dall’approccio mentale. È questo lo stato d’animo che prevale nel post partita tra HC Milano Quanta e Molinese. A parlare a caldo sono il dt Riki Tessari e Mattia Mai, uno dei protagonisti in pista. (foto di: Carola Fabrizia Semino)
Riki Tessari. “Abbiamo fatto e disfatto, creato azioni ma commesso anche errori evidenti che ci sono costati 3 gol a fine primo tempo. L’approccio mentale è stato sbagliato, non all’altezza di una squadra che vuole e deve comandare da subito. È un difetto che ci portiamo dietro ormai da troppo tempo. Questo atteggiamento erroneo è legato a 3 aspetti: credersi troppo forti, sottovalutare l’avversario, avere scarsa concentrazione prima di entrare in pista, come successo con la Molinese”. Un’analisi lucida che mette in evidenza la svolta della ripresa: “Nel 2° tempo siamo venuti fuori, loro pagano il fatto di avere solo 2 linee. Noi abbiamo giocato da Milano, si è vista inoltre la superiorità tecnica di alcuni singoli”. A livello tattico sono 2 gli aspetti su cui dobbiamo lavorare: evitare di scoprirci troppo come accaduto con la Molinese, subendo contropiede, imparare a sfruttare meglio il powerplay”. Il successo con i toscani è importante, in vista della Supercoppa di sabato: “I 3 punti ottenuti sono importanti, ora siamo primi in solitaria. Non dobbiamo e non possiamo accontentarci”.
Mattia Mai. Disamina puntuale e precisa quella del portiere rossoblu, impegnato a difendere la porta del Milano dai tiri insidiosi degli avversari. “La Molinese è una buona squadra, hanno buoni giovani ma pagano la panchina corta. Il nostro errore è stato collettivo: a 5′ dalla fine del primo tempo ci siamo distratti, concedendo tutti troppo. Come successo a Verona abbiamo chiuso il primo parziale in svantaggio, dobbiamo lavorare soprattutto a livello mentale”. Dal punto di vista tattico c’è da migliorare soprattutto in fase di non possesso del disco e quando siamo in inferiorità, oltre a curare l’aspetto difensivo”. Prosegue il portiere: “Nella ripresa abbiamo giocato con la massima concentrazione. Quando giochiamo da Milano è tutto più semplice, tutti devono però capire che non bisogna concedere. Il minimo errore può costare caro, anche se siamo solo all’inizio dobbiamo sempre dare il massimo”.