Riki Tessari, dt dell’HC Milano Quanta, risponde al post pubblicato sul gruppo facebook “hockeyinlineitalia chat” di Leonardo Cavazzana, dirigente del CUS Verona
Caro Leonardo, il tuo “sfogo” non mi ha sorpreso neanche un po’, nè dal punto di vista dei contenuti nè tantomeno nei modi e nei tempi.
Innanzitutto devo premettere che tu, così come chiunque altro, siete liberi di criticare le decisioni che altri prendono, in questo caso la mia Società.
Comunque, per tua opportuna informazione anche se per nulla dovuta, tale decisione non solo è stata anticipata alla Fihp, ma come era giusto fare l’abbiamo comunicata anche ai Mammuth e al Monleale.
Fatta questa premessa, mi chiedo come tu ti possa permettere di INSULTARE dei ragazzi (dandogli chiaramente dei brocchi) come hai fatto in maniera del tutto irrispettosa e totalmente fuori luogo e lanciando accuse nei confronti degli stessi del tutto false e infondate.
I nostri ragazzi (seppure non all’altezza del Veneto…) si sono sempre comportati educatamente in ogni posto dove sono stati, rispettando la Società che li ospitava e le loro strutture così come hanno fatto sabato scorso, raccogliendo nastri e bottigliette e riponendo il tutto nei cestini, così come si sono accertati che le docce fossero assolutamente chiuse (scusa se mi fido assolutamente di persone che conosco da molti anni…) avendo fatto come di consueto il giro dello spogliatoio prima di lasciarlo. Tra l’altro non capisco come mai tu non ti sia premurato di avvisare me o chi accompagnava la nostra squadra (hai i cellulari sia mio che di Franko) subito invece di farlo dopo 24 ore tramite il tuo “sfogo”.
Per quanto riguarda il resto del tuo “sfogo”: “signori si nasce, gli invincibili, mica la paghiamo” (e non sto a ritornare sugli insulti gratuiti ai ragazzi), mi hai dato la conferma che signori si nasce e che Facebook non contribuisce a farti diventare tale, ma capisco che delusione e frustrazione possano rendere la mente poco lucida.
Un caro saluto
Riki Tessari, fiero membro e amico dei “brocchi e degli invincibili”