Lunedì mattina, uffici del Quanta Club. Riki Tessari sorride compiaciuto. La preoccupazione maggiore, se così si può dire, è quella di trovare uno spazio libero in bacheca per la settima Supercoppa. L’assalto dei Diavoli Vicenza, è stato ancora una volta respinto: “Con pieno merito – sottolinea il Direttore Tecnico del campioni d’Italia – direi anzi che abbiamo fatto tutto noi. Nel bene, per tre quarti di gara di grande gioco, qualità e ritmo, fino al 6-2. Nel male coi tre errori individuali che ci sono costati la parziale rimonta”.
A quel punto, sugli spalti si è un po’ tremato.
“Anche in pista è normale che sul 6-5 sia affiorata un pizzico di ansia. Vicenza ci ha provato fino all’ultimo, ma abbiamo retto. Siamo abituati a giocare sotto pressione, l’avevo detto alla vigilia. Quando conta, noi ci siamo”.
La sirena finale, ha scatenato la festa.
“E’ stata una serata particolare, direi quasi surreale. Era la prima volta senza il nostro ‘presidente-per-sempre’ Umberto Quintavalle e all’inizio l’emozione è stata fortissima. Poi i ragazzi si sono gettati a capofitto sul match, come lui avrebbe apprezzato”
Anche la cornice di pubblico, è stata degna di una finale.
“Vedere il Quanta Club così pieno di gente e di passione è stata la soddisfazione più grande. Ringrazio tutti anche a nome dei ragazzi, che hanno davvero sentito la spinta del tifo”
Viatico migliore per il campionato che inizia il 26 ottobre contro Piacenza.
“Sulla carta noi e Vicenza siamo ancora in pole position. Come outsider vedo bene Ferrara, Asiago e Padova. Non ci nascondiamo: vogliamo la Stella”.
Tanto in bacheca lo spazio si trova.
Foto Carola Semino