All’indomani della sentenza del CONI che ha revocato quanto precedentemente stabilito dalla CAF è grande la soddisfazione in casa HC Milano Quanta, come si evince dalle parole del dt Riki Tessari, intervistato per l’occasione.
Che aria si respira in casa HC Milano Quanta a fronte di quanto successo?
Siamo ovviamente soddisfatti.
Sono quindi cambiate le priorità e gli obiettivi?
Ai fini sportivi ora potremo partecipare alla Final Six di Coppa Italia, una qualificazione meritata, che ci siamo guadagnati sul campo. Più in generale questa sentenza del CONI potrà essere utile per il nostro movimento e non solo, affinché episodi analoghi non debbano più capitare.
Obiettivo primario è quindi la Coppa Italia: siete obbligati a vincere?
No non siamo obbligati a vincerla ma siamo obbligati a provarci al 110%, sapendo che dovremo fare i conti con gli avversari.
La sentenza ha suscitato reazioni molto diverse fra loro. Qual è la tua opinione in merito?
È normale siano scaturite discussioni; questi confronti potrebbero essere utili purché si tengano toni pacati e costruttivi. Senza la piena conoscenza dei fatti, le polemiche e le critiche fini a se stesse sono sterili e non servono a nessuno.
A questo proposito qualcuno pensa che “Milano abbia avuto questo trattamento solo perché sia il Milano”… Cosa rispondete a riguardo?
Se qualcuno insinuasse che abbiamo avuto dei favoritismi rispondo che ci siamo semplicemente serviti di strumenti che i regolamenti federali e il CONI mettono a disposizione. Ripensando al passato si prova dispiacere nel ricordare le analoghe vicende subite dalla Molinese che però, per sua scelta, ha deciso di non fare ricorso.
Avete riscontrato solidarietà nei vostri confronti?
Sì abbiamo sentito la vicinanza di diverse persone e di molte Società. Le stesse Società che avevano già espresso solidarietà nei nostri confronti a seguito del provvedimento disciplinare della CAF.