Sono passati alcuni giorni dallo straordinario successo in Coppa Italia hockey in line dell’HC Milano Quanta. È il momento di fare un bilancio, sulla manifestazione, sull’andamento delle partite, sulla prestazione della compagine rossoblù. A fare il punto della situazione è coach Gianluca Tomasello, tecnico del gruppo.
Qual è il bilancio complessivo della Final Eight di Riccione?
È stato un gran bel weekend, a livello sportivo e organizzativo. I Corsari Riccione che si sono occupati dell’organizzazione dell’evento hanno fatto davvero un bel lavoro, la struttura era perfetta. Un plauso va anche alla nostra società, il Milano Quanta, che ci ha permesso di disputare al meglio queste gare, siamo stati seguiti in tutto, avendo a disposizione l’intero staff, fisioterapista compreso.
Il cammino verso la finale è stato tortuoso e impegnativo… in finale, invece, il Milano Quanta ha giocato da vero campione, dimostrando tenacia e concentrazione. Cosa è cambiato?
Venerdì contro il Monleale e sabato con la Molinese non abbiamo giocato alla nostra altezza. Le gare secche sono sempre pericolose. Domenica, invece, abbiamo dato il meglio e il massimo, senza guardare in faccia nessuno. Siamo scesi in pista concentrati fin dall’inizio. Il risultato è una conseguenza dell’atteggiamento che abbiamo avuto e dimostrato. Siamo stati bravi a partire subito forte nel primo tempo, nel secondo tempo abbiamo amministrato il vantaggio, chiudendo gli spazi.
La Coppa Italia era un obiettivo dichiarato di questa stagione, ma non è il solo… bisogna tornare a pensare al Campionato… altro obiettivo importante. I festeggiamenti per il trofeo appena conquistato sono già stati archiviati?
Dobbiamo tornare subito con i piedi per terra. Siamo proiettati al campionato, con la 13esima giornata in programma per sabato 7 febbraio a Vicenza. I Diavoli sono una squadra ostica, ci hanno sempre creato problemi. Il calo fisico ci potrà essere, non voglio però cali mentali e di concentrazione.