Strepitosa prova dell’Hockey Club Milano Quanta che, in Europa, si conferma tra le migliori, seconda solo ai francesi
Il bilancio dell’European League 2018 è più che positivo: medaglia d’argento conquistata dai rossoblu che si confermano un grande gruppo, capace di raggiungere una storica finale dopo un percorso impegnativo, fatto di 7 partite in soli 4 giorni. (foto Roberta Strazzabosco)
Il risultato ottenuto dal Club meneghino è il migliore di sempre: dopo il bronzo vinto all’esordio due anni fa, sempre a Rethel e il settimo posto a Valladolid, quest’anno i ragazzi si sono superati, dimostrando di essere una squadra forte, ma ancor prima un gruppo coeso e più che mai determinato. Il Milano Quanta, supportato dagli spalti dalle sempre presenti tifose e sostenuto a distanza dal supporto di molti appassionati, ha reso onore all’hockey in line italiano, dando prova di bel gioco ma ancora di più di grande carattere.
Il percorso. Il girone di qualificazione è stato senza dubbio estremamente combattuto ed equilibrato, con tre squadre sulla carta (Milano, Beroun ed Espanya) pronte a darsi battaglia per il passaggio del turno. Grazie al secondo posto ottenuto i rossoblu sono approdati insieme ai cechi alla fase successiva dove hanno affrontato prima i padroni di casa del Rethel, in un match avvincente, risolto solo ai rigori e poi gli svizzeri del Laupersdorf. Da qui l’approdo in semifinale. Ancora una volta il Milano si è trovato di fronte i cechi del Beroun, già affrontati durante il girone di qualificazione (unica sconfitta maturata dai rossoblu). Questa volta però l’epilogo è stato differente: cuore, grinta e tanta tenacia hanno infatti consentito ai meneghini di imporsi e agguantare la tanto ambita finale.
La finale. Dopo 6 match intensi e ravvicinati i rossoblu sono scesi in pista nella bolgia dello Chausson. La voglia di vincere e la grinta stavolta non sono però bastate. A trionfare sono stati i francesi del Rethel, che si confermano campioni d’Europa per la terza volta consecutiva.
Il bilancio. A Riki Tessari il compito di analizzare la straordinaria prestazione della squadra: “L’obiettivo minimo che ci eravamo prefissati era la semifinale, sapevamo che era alla nostra portata. Non abbiamo nessun rimpianto per quanto fatto in questi giorni, anzi tutt’altro. Il livello della Manifestazione si è alzato ulteriormente rispetto agli scorsi anni, grazie anche agli innesti di squadre di livello, come quella dei cechi, gli svedesi e i lettoni”. Prosegue il direttore sportivo: “Quello che abbiamo fatto è straordinario. Abbiamo affrontato delle partite dure già nel girone eliminatorio, contro Espanya e Beroun mentre con i tedeschi del Mannheim abbiamo dovuto giocare con la massima concentrazione per evitare di subire reti che avrebbero potuto compromettere il passaggio del turno, spendendo quindi già molte energie dal punto di vista fisico e mentale in questa prima fase. La successiva gara con il Rethel persa ai rigori ha dimostrato che possiamo giocarcela con tutti. Una volta raggiunto l’obiettivo della semifinale siamo andati oltre, con una grande prestazione che ci ha permesso di raggiungere la finale. Per quanto riguarda l’epilogo finale sarebbe sbagliato limitarsi a commentare solo il risultato in quanto tra noi e i francesi non c’è tutto questo divario, come tra l’altro abbiamo dimostrato nella partita di sabato, perdendo solo ai rigori. Non posso che ritenermi molto soddisfatto di quanto fatto dai ragazzi”. Per finire un commento sull’organizzazione: “Rethel e la Cerilh sono stati impeccabili nell’organizzazione e nella gestione di questi 4 giorni di partite”.
Prima fase – girone di qualificazione
- Espanya – Milano 0-6
- Milano – Beroun 3-6
- Milano – Mannheim 7-0
Classifica finale: Beroun 9, Milano 6, Espanya 3, Mannheim 0 (Beroun e Milano passano il turno)
Seconda fase – girone EL1
- Rethel – Milano 4-3 (rigori)
- Milano – Laupersdorf 5-1
Classifica finale: Rethel 5, Milano 4, Laupersdorf 0 (Rethel e Milano accedono alle semifinali)
Semifinale: Beroun – Milano 5-7 (Milano accede alla finale)
Finale: Rethel – Milano 9-2