L’amarezza e il rammarico per l’andamento della partita contro il Cittadella sono ancora forti ma in vista anche della ripresa del campionato bisognerà subito ripartire con il piglio giusto.
A parlare per l’HC Milano Quanta in questo surreale post partita sono Riki Tessari e il portiere Juraj Franko. (foto Carola Fabrizia Semino)
Tessari. “La motivazione principale di questa sconfitta è una sola: il Cittadella ha impostato e condotto la partita meglio di noi, non permettendoci di giocare. Hanno vinto meritatamente, dimostrando più determinazione, intensità, disciplina tattica, vincendo ogni contrasto”. Meriti dei veneti, quindi, e demeriti dell’HC Milano Quanta: “A differenza di altre partite nelle quali avevamo commesso alcuni errori, sabato non abbiamo giocato come sappiamo, siamo mancati di determinazione, intensità e disciplina e solo a sprazzi abbiamo messo in difficoltà il Cittadella. Quanto successo sabato sarà oggetto di analisi da parte dell’allenatore”.
Eppure a inizio ripresa si è visto un accenno di reazione, sugli spalti la rimonta sembrava possibile. Una reazione buona sì ma non sufficiente per ribaltare l’andamento della gara, come si evince dalle parole del dt: “Nel secondo tempo si è visto in pista un Milano discreto ma questo non è stato sufficiente per battere un ottimo Cittadella a cui rinnoviamo vivamente come Società i nostri complimenti”. Una sconfitta quindi da cui imparare e che serva da lezione per non ripetere certi errori: “Spero che questa prestazione serva a farci capire che, quest’anno, sarà un’annata più difficile rispetto agli anni precedenti: come ho detto ad inizio stagione, alcune squadre si sono rinforzate diventando più competitive e poi giocare contro di noi è sempre uno stimolo in più per gli avversari che lottano e danno sempre il massimo.”
Franko. Il rammarico del portiere rossoblu è grande, vista la sconfitta che brucia ancora: “Sono dispiaciuto per il risultato. I primi minuti sono stati decisivi: abbiamo subito 2 gol nei primi minuti in cui loro sono stati bravi a sfruttare la situazione di power play. Abbiamo iniziato a spingere troppo tardi. Merito agli avversari, sono stati più precisi”.