Luca Rigoni non aveva tutti i torti. Temeva l’imboscata di un Asiago in crescita, a fronte di un Milano che aveva potuto lavorare molto poco nelle ultime settimane. La partita di sabato scorso, vinta dai rossoblu per 5-2, ha parzialmente confermato le preoccupazioni della vigilia: per tutto il primo tempo, i Vipers hanno saputo imbrigliare l’attacco del Milano, con l’aiuto di un Facchinetti straordinario tra i pali, ma anche grazie ad una sapiente impostazione tattica: “Sono comunque soddisfatto – ha detto coach Rigoni al termine del match – dell’approccio che hanno avuto i miei giocatori. Sul piano mentale, nulla da eccepire. Mi aspettavo che alcuni automatismi fossero da ritrovare e così è stato, soprattutto nella fase offensiva dove abbiamo peccato di concretezza”.
Chiuso il primo parziale sull’1-1, la svolta è arrivata nel secondo tempo, grazie all’efficacia del power play: “Finalmente siamo tornati a giocare – ha commentato Andrea Comencini, interpellato dall’ufficio stampa FISR – Conoscevamo le difficoltà di questa partita perché comunque l’Asiago è probabilmente la squadra che più si allena in Serie A. Purtroppo per loro e per fortuna per noi avevano molti assenti il che ci ha probabilmente aiutato a vincere la partita. Complimenti a “Facco”, complimenti ai Vipers che finalmente stanno adottando un sistema di gioco più simile ad alti livelli, quelli internazionali per intenderci. Bravissimi noi che abbiamo vinto con pieno merito”.
Giovedì sfida sulla carta ancor più difficile, sulla pista del Ferrara Warriors.
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Foto Carola Semino